Per secoli, questa è stata la piazza principale del paese sotto più di un aspetto.
Sin dal Settecento i documenti attestano che qui sorgeva il pozzo comunale, che per primo dà nome a questo luogo (“pos in piaza”, ovvero “il pozzo in piazza”): rimasto in funzione fino al 1932, segna nei primi decenni del Novecento uno dei principali “landmark” della città, meritando il suo posto sulle cartoline di inizi secolo.
Le immagini ci mostrano i diversi ruoli svolti dalla piazza e la sua evoluzione nel tempo: come punto di approvvigionamento idrico era quotidianamente attraversata dai contadini che arrivavano dalle cascine con i secchi (e sovente si fermavano qui per parlare o riposare un poco); era luogo di adunanze pubbliche per la comunità; diventa poi snodo delle vie di comunicazione con l’avvento del tram, i cui binari compaiono sin dagli scatti più antichi: si tratta del celebre “Gamba de Legn”, entrato in funzione il 1 luglio 1890 e soppresso nell’estate del 1958.
In epoca fascista le autorità le impongono il nome di “piazza Littorio” ma al termine della Seconda Guerra Mondiale, su iniziativa del Comitato Reduci dalla Germania, il Comune decide di intitolarla alla memoria del belluschese Alessandro Fumagalli, operaio che durante il conflitto era stato internato nel campo di concentramento di Mauthausen e lì defunto nel 1945.
Oggi la piazza si mostra ulteriormente rinnovata, ma non dimentica il suo passato: mentre la fontana collocata al centro ricorda l’antica presenza del pozzo, le 39 pietre che la circondano simboleggiano le comunità che sin dal medioevo costituivano la Pieve di Vimercate e, con la loro disposizione ad “@”, evidenziano il più recente progresso economico ed industriale del territorio.